Però questo uomo baffuto, dal cognome nordico, a me non piace.Stavolta, per la mia terra, avevo sperato in un cambiamento radicale, e sebbene non credessi in nessuno dei due leader dei maggiori schieramenti, la mia indole sognatrice continuava imperterrita a crederci davvero in chi questa Sicilia la vuole cambiare nel profondo.
Anna Finocchiaro ha toppato e si sapeva. D’altronde chi era, tra i miei concittadini, che prima della sua candidatura sapesse che fosse sicula?!
Pochissimi.
Ha vissuto da sempre nella capitale e anche adesso preferisce la grande città, rinunciando al suo posto nel parlamento siciliano, dalla parte dell’opposizione, optando per quello al senato. Cchiù pilu pi tutti ho pensato quando ho saputo anche questo.
Tutto ora è nelle mani di Raf, Raffaele Lombardo, che chiamo simpaticamente con questo diminutivo, questo uomo che tanto mi ricorda Totò Cuffaro ...(che Dio, ops il senato, lo abbia in gloria!) .
E appena ho sentito anche questo scoop, ho pensato -Accipicchia-, veramente ho pensato, come si dice dalle nostre parti, -e che minchiaa sti cannoli stavolta me li volevo mangiare, pa suvicchiaria…-
Vale a dire, che, questa volta, volevo un cannolo per festeggiare, nonostante tutto.
-E se avranno un sapore amaro?!- Mi chiedo tra me e me mentre mi reco in pasticceria.
-Ma quannu mai, un poo esse!- Vale a dire: -ma quando mai, non può essere assolutamente!-
Volevo reagire, dopotutto, dovevo reagire, dopotutto.
Attraverso la piazzola, vicino casa e sento due vecchietti parlare tra di loro.
-Acchianò Silvio-. Uno dei due dice all’altro. Che in lingua italiana significa: -è salito al governo Silvio Berlusconi-.
E l’altro: -Cumpaà ma picchì c’erano dubbi?- Vale a dire: -Amico mio, ma perché c’erano dubbi?-
Non c’erano, era vero. In fondo al cuore lo sospettavo e lo immaginavo.
Berlusconi Silvio, presidente del consiglio. Sapete che ho pensato?
-Adesso cchiù pilu pi tutti-.
Adesso compari tutti sapete cosa succederà, vero?
Ve lo dico io:
Più posti di lavori, ovvero, più precari, vale a dire cchiì pilu pi tutti.
Ponte sullo stretto, ovvero inutile infrastruttura, perché se non lo sapete da noi i tratti ferroviari non esistono, e le autostrade fanno così schifo che invidiamo la Salerno–Reggio Calabria, di conseguenza i fondi destinati al Ponte potrebbero essere utilizzati per ben altro e a scopi migliori, il tutto riassunto in, cchiù pilu pi tutti.
Ce ne sarebbero da dire altre ma preferisco fermarmi qui altrimenti oltre al cchiù pilu pi tutti mi lascio andare a quella volgare esclamazione già citata. Dopotutto sono una signorina, "coirna rure", ma signorina.
Proseguo il mio tragitto verso la pasticceria, annullando ogni possibile pensiero riguardo la politica e il futuro della mia regione bella e maledetta, una regione che potrebbe avere gli stessi colori della squadra di calcio della mia città, rosa e…nera.
Bedda matri! Un futuro bicolore, a tratti rosa e a tratti nero. Quest’ultimo è inquietante picchì se arriva u nivuro allora quarcuno deve adunnare i luci ma se poi su fuirminate?!
Evito di tradurre questo mio ultimo flusso di coscienza, ricordando di nuovo a me stessa che sono una signorina.
Mancava poco e girato l’angolo avrei trovato la pasticceria.
Arrivata lì davanti, trovo la saracinesca abbassata, con un biglietto fuori che diceva: chiuso per lutto. Minchia malaugurio. E non penso ovviamente che quello a cui si riferivano fosse un lutto politico.
Pazienza, questa era la conferma che non c’era nulla da festeggiare e poi tutti lo sanno, Totò Cuffaro pure: No cannolo? No party!
Oramai solo il pilu mi rimaneva ma con queste prospettive almeno si poteva sperare in grandi quantità. Avremo tanto pilu e per tutti.
Raf in bocca al lupo e prova a preservare Cchiù pilu pi tutti, ora e sempre.